Si prevede un addio alle mascherine, dal 15 giugno. Ma cosa ne pensano i virologi italiani? Queste le loro parole in merito al tema.
Si pensa che le mascherine potrebbero finalmente salutarci, a partire dal 15 giugno. Non tutti, in Italia, sono d’accordo con questa possibilità. Eppure, i casi di Covid-19 sono sempre meno. Da ciò, il Governo sembra essere intenzionato ad allentare le misure di prevenzione dei contagi. Ma cosa ne pensano i virologi di maggior rilievo? Queste le opinioni sul tema di Pregliasco, Lopalco e Gismondo.
Le parole di Pregliasco sulle mascherine
“Io sui mezzi di trasporto la mascherina la terrei”. Queste le parole del virologo Fabrizio Pregliasco, professore dell’università Statale di Milano. Per il virologo, “la mascherina resta utile” come strumento di contenimento dei contagi, specie per le persone fragili. “Mi rendo però conto che in questo momento epidemiologico favorevole sia difficile accettarla”, aggiunge Pregliasco, che nota “una percezione generalizzata di insofferenza. Vedo molti che, orgogliosamente, quando ti metti la mascherina, ti guardano male, sprezzanti dei pericoli”. Eppure, “l’utilità della mascherina rimane”.
Le dichiarazioni di Lopalco
“È ora di passare dall’obbligo di indossare la mascherina alla scelta consapevole di proteggere se stessi e gli altri nelle situazioni più a rischio, come potrebbero essere i trasporti pubblici”, ha dichiarato l’epidemiologo Pier Luigi Lopalco, professore di Igiene all’Università del Salento. “Ritengo che oggi più di prima serva il coinvolgimento del cittadino per un adeguamento costante dei comportamenti ai livelli di rischio. Si deve passare dalla fase delle prescrizioni alla fase della scelta consapevole di comportamenti appropriati al rischio personale di contrarre l’infezione e si diffonderla nella comunità di appartenenza. Voglio dire che il cittadino deve essere informato sul livello di circolazione virale in modo da poter adattare i propri comportamenti di conseguenza“.
La visione di Gismondo
“Credo che piano piano dovremmo tornare a una vita normale, quindi senza mascherina” obbligatoria. Questo dovrebbe valere “anche sui mezzi di trasporto”, stando alle parole di Maria Rita Gismondo, direttrice del Laboratorio di virologia dell’ospedale Sacco di Milano. “Basta obblighi. La lascerei più alla libera scelta”, asserisce Gismondo. “C’è gente che psicologicamente si sente ancora più protetta indossandola, mentre c’è gente che non la sopporta più, quindi non continuerei con un obbligo“.